Una delle cose che mi capita più spesso di notare nelle mie clienti è la grande necessità di riposare.
Bella scoperta, mi darai tu. Chi è che non ne ha bisogno?
È verissimo, viviamo tutti in un’epoca in cui la rapidità, l’abilità di fare più cose contemporaneamente e soprattutto di farne tante è così fondamentale, da non avere più tempo per altro. Ma non è questo il vero problema.
Ciò che realmente noto è che, anche quando si ha tempo, manca la capacità di riposare, la consapevolezza di cosa sia il momento dedicato al silenzio, al vuoto, al fare nulla.
A me a volte succede: quando ho tante cose da fare, ma sento di avere bisogno di fermarmi per ricaricare le energie, lo faccio senza staccare veramente la spina. Fingo di riposarmi, cerco un surrogato del fare, leggendo un libro o guardando un film. Il risultato è che anche se non è lavoro, sono comunque impegnata.
Ho sentito persino clienti che volevano spacciare per riposante la pulizia della casa o l’andare in palestra!!!
Non metto in dubbio che siano modi per staccare e sicuramente sono utili per far sì che la mente svolga un compito diverso da quello su cui è focalizzata, ma che non riesce più a portare avanti. Però questo non significa contattare veramente il riposo ed entrare nel tempo dello Yin.
Impara il Vuoto
Lo Yin, secondo l’Antica Tradizione Cinese, è opposto allo Yang, all’attività, all’espansione, alla relazione con l’esterno, tutte cose che capita di sperimentare spesso, anche in modo eccessivo. A differenza dell’opposto, dove si trova il tuo Yin, il tuo tempo dell’inattività, della concentrazione e dell’ascolto interiore.
Inizia con un piccolo esercizio di respirazione. Seduta in una posizione comoda, chiudi gli occhi e osserva il tuo respiro. Dopo qualche ciclo respiratorio prosegui con una respirazione controllata: conta 4 tempi per inspirare, 4 tempi trattenendo il respiro, 4 tempi per espirare e infine 4 tempi con i polmoni vuoti. Ripeti la sequenza finché non hai preso questo nuovo ritmo e poi modificala: 4 tempi inspira, 4 tempi trattieni, 4 tempi espira, 6 tempi resta nel vuoto.
Durante l’esercizio cerca di fare caso alla differenza tra l’apnea alta (i polmoni pieni) e quella bassa (i polmoni vuoti): quella è un’esperienza corporea dello Yang e dello Yin.
Porta il riposo nella quotidianità
Durante la tua giornata cerca di ritagliarti dei momenti in cui onorare e imparare il riposo. Ogni tanto prenditi 5 minuti e fai una pausa dedicata alla desensibilizzazione di uno dei tuoi sensi dagli eccessivi stimoli ambientali che ti circondano.
Per 5 minuti chiudi gli occhi e lasciali riposare. Oppure se fai un lavoro che ti obbliga molte ore al computer, trova un bel panorama e rivolgi lo sguardo esclusivamente all’orizzonte, lasciandolo vagare, senza preoccuparti di osservare uno specifico punto.
Per 5 minuti metti dei tappi alle orecchie e staccati dai mille rumori e suoni che continuamente distolgono la tua attenzione. L’inquinamento sonoro è un serio problema soprattutto per chi abita nelle grandi città, ma anche la campagna ha i suoi momenti caotici (mai sentito il vicino che taglia la legna o falcia il prato? Io sì!).
Per 5 minuti ferma il tuo corpo. Distenditi a terra, supina, con le braccia e le gambe leggermente divaricate, mani con i palmi in alto. Gli occhi chiusi, il corpo abbandonato. Inizia a scansionare ogni parte del tuo corpo con la mente, cercando di notare eventuali tensioni o blocchi. Senti il tuo peso che grava sul pavimento, lascia fluire il respiro e permettigli di sciogliere ogni tensione. Non devi fare niente, solo consentire al corpo di rilassarsi.
E in ultimo per 5 minuti svuota la testa. Questa è la più difficile perché chiudere gli occhi, tapparsi le orecchie o fermarsi non è niente in confronto. Ma se fai tutte queste cose insieme anche i tuoi pensieri rallenteranno e riuscirai a lasciarli andare.
Pratica lo Yin
Tutte le pratiche descritte fin qui servono per farti fare l’esperienza dello Yin. Come ti dicevo all’inizio, essendo opposto allo Yang, devi opporlo all’attività. Ecco perché ti propongo di praticarlo poco, ma spesso, durante la giornata.
Crea un ritmo di attività/riposo che possa rigenerarti e aiutarti a sfruttare meglio le tue energie. Alterna alla tua quotidianità momenti di riposo per modificare in meglio non solo la tua produttività, ma rendere quello che fai meno stancante, stimolare la creatività e migliorare il sonno (il riposo per eccellenza).
E poi è un buon metodo per fare pratica per quando il tempo del riposo sarà molto più lungo e rischia di diventare frustrante se non si è capaci di riposare. Come nel fine settimana, che diventa zeppo di liste da depennare e programmi da recuperare.
O ancora peggio durante le tanto agognate ferie, che finiscono con il bisogno di una vacanza per riprenderti dalle troppe cose fatte!!!