Una delle cose che noto più spesso quando incontro per la prima volta una cliente è l’aspettativa falsata che ha nei confronti della Naturopatia e di ciò che posso io fare per lei.
Di solito arriva perché ha un problema, per la maggior parte delle volte di “salute”, dice lei, di squilibrio psicofisico, dico io, ormai cronicizzato da tempo e per questo molto debilitante da sopportare nella quotidianità.
Spera che io possa in un incontro risolverle tutto, perché dato che tutti gli altri (a detta sua – e con questo sottende medici, farmacisti e specialisti vari) non sono riusciti a trovare una soluzione, allora le “cose alternative” (io detesto profondamente il concetto di alternativo in Naturopatia e prima o poi te ne parletò) forse faranno il miracolo.
A questo punto la deludo e pazientemente spiego che il problema non si è mai risolto perché non si è mai presa in carico la responsabilità di farlo in prima persona.
Qualcuna la perdo per strada e non torna più, le altre scoprono un nuovo modo di approcciarsi a se stesse per ritrovare quell’equilibrio perso da tanto. Ne ho già parlato qui di come ci si dovrebbe affrontare il percorso da fare insieme alla Naturopata.
Allora, mi dirai, di cosa stai parlano?
Di metterci quel qualcosa in più che rende tutto ancora più gratificante, speciale e anche un po’ più facile.
Coccole
Quando inizi a lavorare su te stessa con l’aiuto della Naturopata, dovrai fare dei cambiamenti e abbandonare delle abitudini che amplificano il tuo problema. Sicuramente riceverai molti consigli, rimedi, strumenti e compiti da fare, ma a volte ti sentirai smarrita, svogliata, delusa perché non hanno l’effetto che speravi dopo due giorni. Ti capisco, è un momento complicato, ci sono passata anch’io.
Per questo ti dico: coccolati.
Inserisci nella tua rinnovata lista delle cose da fare momenti solo per te. Possono essere cose piccole, ma che ti accarezzano il cuore. Un fiore sulla scrivania, un nuovo tipo di tisana, un ballo scatenato in mezzo alla stanza, un bagno (o un pediluvio se non hai la vasca) serale super rilassante. Scegli tu, perché solo tu sai cosa ti fa stare veramente bene.
E aggiungi questo appunto mentale: ti stai coccolando anche ogni volta che segui il consiglio, che prendi il rimedio, che usi lo strumento o fai il compito dati dalla Naturopata. Perché ti stai prendendo cura di te e maggior coccola di questa non ce n’è.
Divertimento
Cerca di divertirti nella vita.
Detta così sembra banale, ma è quando cerchi il gioco e la leggerezza che trovi il modo di lasciare andare i problemi e farti una bella risata. E accidenti se è terapeutica.
Parti scegliendo innanzitutto di sorridere… a te stessa la mattina quando ti guardi allo specchio, agli altri quando li incontri in giro (meglio ancora se sono sconosciuti – non sai quanta differenza può fare un viso sorridente nell’animo delle persone), con ciò che ti accade.
Cambiare l’approccio e anche scegliere di predisporre il corpo a un certo stato d’animo, ti condiziona nel profondo. Fai una prova: curvati in avanti, incrocia le braccia e abbassa il capo, meglio ancora se fai il broncio e poi ascolta cosa percepisci. Dopo qualche minuto ti sentirai tristi, angosciata, malinconica, arrabbiata. Ora modifica la tua postura, spalle dritte, braccia accoglienti, un bel sorriso sulle labbra. Il respiro cambia, il Cuore si scalda e la positività ritorna a scorrere in te.
Questo significa che puoi influenzare le tue emozioni: allora decidi di stamparti un bel sorriso in faccia e farti una grassa risata.
Passione
Appassionati alle cose che fai.
Certo, dirai tu, ti pare facile quando il lavoro che fai non ti piace, i colleghi sono perfidi e a casa non fai che litigare con tutti.
Sì, non è facile. Ma a meno che tu non scelga di cambiare lavoro, colleghi e famiglia – cosa che comunque sei liberissima di fare e che ho sempre pensato essere una delle soluzioni più veloci per risolvere i problemi – devi trovare una modalità per far emergere questo sentimento.
L’altro giorno parlavo con una mia cliente che fa un lavoro che odia, tranne per un piccolo particolare: le consente di relazionarsi con tante persone e questo la gratifica molto. Ma è tanto presa a detestare quello che fa, da non aver notato quello che ha. Così le ho proposto di sviluppare quella parte del suo lavoro e di dedicare un’attenzione particolare a questa specifica mansione che la soddisfa, la appassiona e le dà forza per affrontare il resto.
Prova anche tu a cercare la parte appassionante in ogni aspetto della tua vita. So che non sono tutte rose e fiori, siamo realistiche, ma trovare quella parte ti permetterà di stare meglio.
E se stai meglio, ti diverti e ti coccoli, il percorso che farai sarà più semplice, più leggero e appagante. Soprattutto darà dei risultati perché non starai aspettando la pillola magica, ma ti starai assumendo la responsabilità di ritrovare la tua armonia psicofisica.
Hai mai provato una delle idee che ti propongo qui? Come è andata?
Ringrazio per la foto il mio amico Emanuele Giachet