Oggi torna la mia rubrica dedicata alle piante officinali #erbologiaconamore, per raccontarvi di un fiore che è sempre nel mio cuore e che, oltre alle mille proprietà che racchiude, è capace di rallegrare l’animo semplicemente guardandolo: la Calendula!
Se ami passeggiare per la campagna o se hai un orto ti sarà sicuramente capitato di vedere il suo bel fiore, che sembra quasi una margherita (infatti fanno parte della stessa famiglia botanica) di un intenso colore giallo o arancio come il sole. Quella è la Calendula arvensis, detta anche Calendula selvatica, perché cresce in forma spontanea ed è riconoscibile dalla sua parente coltivata, la Calendula officinalis, dal fatto che nella sua corolla ha una sola serie di petali.
Considerata il barometro dei contadini, perché se la mattina i suoi capolini si aprono sarà una bella giornata, viceversa pioverà, la Calendula viene così chiamata perché fiorisce a ogni calenda (e infatti un altro dei suoi tanti nomi è Fior d’ogni mese). Detta anche Fiorrancio e Sposa del sole, perché la corolla segue il movimento quotidiano della nostra stella più importante, la pianta è dedicata proprio ad Apollo, Dio del Sole, pur custodendo in essa richiami lunari dovuti alla forma dei semi che sono simili alla falce di luna. Legata al mito di Afrodite dalle cui lacrime per la morte del giovane amante Adone nacque, la Calendula è considerata anche simbolo del dolore (il fiore la sera con la scomparsa del sole si chiude e si abbassa come se fosse rattristato). In inglese il suo nome è Marigold, “oro di Maria”, e infatti per i Cristiani era un fiore dedicato alla Madonna. La pianta era considerata talmente preziosa per i suoi usi curativi che Carlo Magno obbligò a inserirla tra le piante da coltivare nell’orto.
Secondo la Teoria delle Segnature il colore dei petali ricorda quello della bile prodotta dal fegato e in effetti una delle caratteristiche principali della Calendula è quella di agire come coleretico, cioè stimolare la produzione di questa sostanza e migliorare così la digestione. È una pianta fortemente antinfiammatoria, antispasmodica ed emmenagoga. Questo significa che puoi usarla:
- quando hai il fegato un po’ affaticato o problemi lievi alle vie biliari (ma mi raccomando fai attenzione, perché se hai dei calcoli biliari la pianta potrebbe stimolarne il movimento e portare dolore);
- quando soffri di problemi legati alla digestione oppure alle mucose del tratto gastrointestinale (come gastriti o coliti);
- quando soffri di dolori a livello addominale, con spasmi e crampi, soprattutto in concomitanza con le mestruazioni;
- quando il tuo ciclo non è particolarmente regolare, la Calendula può essere d’aiuto e stimolare l’arrivo della mestruazione;
- in tintura madre può leggermente abbassare la pressione, il colesterolo e i trigliceridi alti.
In tutti questi casi devi assumere la Calendula per via interna attraverso la preparazione di una tisana specifica o, come nell’ultimo punto, in gocce di tintura madre (TM).
Vuoi saperne di più su come fare? Allora scarica la scheda ad essa dedicata.
Ma non finisce qui, perché per uso esterno questa pianta è una panacea per ogni problema della pelle (come diceva Ildegarda Von Bingen). Le sue proprietà antinfiammatorie si estendono anche all’uso topico e, insieme alle azioni cicatrizzante e antisettica, la rendono capace di agire in modo eccezionale su moltissime problematiche:
- per le mucose del cavo orale, come afte, gengiviti e piorrea, fai dei gargarismi con l’infuso freddo dei fiori;
- per piaghe, ferite, scottature, screpolature, acne, eczemi, punture d’insetti, verruche e dermatiti, la Calendula lenisce l’irritazione, accelera la cicatrizzazione e stimola la rigenerazione dei tessuti aumentando la circolazione del sangue nella zona;
- per la pelle irritata, stanca, secca, arrossata, sottoposta a stress, la pianta agisce da emolliente, lenitivo, rinfrescante, riepitelizzante e protettivo.
Per uso esterno, oltre agli impacchi fatti con l’infuso fatto raffreddare, la pianta viene spessissimo usata sotto forma di oleolito o unguento, perché le parti grasse contenute in queste preparazioni trattengono i preziosi principi attivi utili per la pelle che la pianta custodisce.
Vuoi sapere come prepararli? Nella scheda trovi le ricette per realizzarli con facilità a casa tua.
[maxbutton name=”Calendula”]
E poi lo sapevi che i fiori di Calendula si possono anche magiare e usare per decorare insalate, zuppe e dolci? Provaci perché come ti dicevo all’inizio, anche un bel tocco di colore lenisce la vita e questa pianta officinale lo sa fare proprio bene!
Quindi anche questa meravigliosa pianta, come per la Malva, tienila in casa e usala perché ti potrà essere utile in tante occasioni.