L’altro giorno una signora mi ha chiamato per prendere un appuntamento e durante questa telefonata durata ben 20 minuti (Sì, sono troppo disponibile!!!) mi ha raccontato tutti i dolori, i problemi e i malesseri vari che la affliggono da anni, intercalandoli con la frase “ma lei può fare qualcosa?”.
Suppongo che le mie risposte non siano state a suo giudizio esaustive, vista l’insistenza. Sicuramente il fatto che non ho mai pronunciato quel fatidico “Sì” che tanto bramava abbia fatto il resto! E questo non perché non posso fare realmente qualcosa, ma perché non è questo quello che faccio. Dare certezze a una persona senza averla incontrata e soprattutto assecondare l’aspettativa di una pillola magica, ovviamente di provenienza naturale!
Per questo oggi scrivo questo post: perché penso che ancora non si sia capito bene qual è il ruolo della Naturopatia e quali, secondo la mia visione, sono i principi su cui essa si basa.
Che significa Naturopatia
Quando si parla di Naturopatia ci si riferisce a un grande insieme di tecniche, strumenti e filosofie di pensiero volte al riequilibrio fisico, emotivo ed energetico della persona.
Questo lo dovresti sapere ormai molto bene, visto che di molti di questi te ne ho parlato: Medicina Tradizionale Cinese, Riflessologia plantare, Floriterapia, Erboristeria, ecc.
Pur essendo molto diversi tra loro, hanno in comune dei principi fondamentali che li rendono parte del mondo naturopatico e che sono ciò che li differenzia dagli altri metodi terapeutici.
L’approccio olistico
“Olismo”, dal greco Olos, significa tutto, intero: è un principio, una legge naturale, che governa la totalità dell’Universo. Questo è diverso dalla somma delle sue parti, è molto più articolato, e ti basta osservare la Natura per renderti conto di come le singole parti siano connesse in una relazione complessa e molteplice che crea qualcosa di nuovo oltre i singoli pezzi.
La Naturopatia usa l’approccio olistico e vede la persona non più suddivisa secondo il dualismo corpo/mente, una macchina da valutare a pezzi, da smontare e rimontare per aggiustare quello che non funziona più, ma un intero, un microcosmo all’interno di un macrocosmo (la Natura di cui fa parte): un essere fisico, emotivo ed energetico, interconnesso al tutto.
L’unicità della persona
Considerare la persona come un essere unico, differente da tutti gli altri e per questo da trattare nelle sue specificità, è un altro aspetto fondamentale della Naturopatia.
Questo mette al bando i protocolli, le certezze e le modalità di approccio tipici degli ambienti accademici che invece omologano la persona e la inserisce in una struttura rigida e cristallizzata.
Avere questo punto di vista significa non solo considerare la persona nella sua originalità, ma vedere anche il problema come qualcosa di unico, nonostante all’occhio non esperto possa sembrare lo stesso mal di testa o mal di stomaco che hanno pure gli altri.
La capacità di autoguarigione
E proprio perché la Naturopatia non cura, ma si prende cura della persona, quello che cerca di fare è riattivare un’innata capacità che ognuna di noi ha: quella di autoguarirsi.
I tanti strumenti naturopatici non si occupano di modificare uno stato morboso o alleviare un sintomo (nonostante questo avvenga lo stesso), ma hanno l’obiettivo di stimolare il riequilibrio del corpo, riattivare l’energia ottimale e ripristinare lo stato di salute (che come dice l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità: non è mera assenza di malattia, ma “uno stato dinamico di completo benessere fisico, mentale, sociale e spirituale”).
Ecco ora spero ti sia più chiaro cosa significa andare dalla Naturopata. Non significa cercare di risolvere un problema con una pillola magica “più naturale”.
Significa invece decidere di affrontare il problema con la consapevolezza che sei una persona unica, complessa, in grado di assumersi la responsabilità della propria disarmonia e, se ti vengono proposti gli strumenti giusti, ritrovare il benessere.