Nel post della settimana scorsa ti ho parlato di psicosomatica, per farti avvicinare al linguaggio del corpo e spiegarti che i messaggi che ti invia possono essere utili per capire cosa ti succede quando sei in squilibrio. Un modo nuovo per vedere e superare malesseri e disagi che rischiano di condizionarti la vita!
Oggi voglio approfondire questo discorso e concentrarmi su una parte del corpo molto loquace e che quando chiacchiera lo fa a gran voce: la pelle.
Potremmo definire la pelle come uno degli organi più grandi che ha il nostro corpo, considerando che la sua superficie è di circa 2 metri quadrati e il suo peso di 4 chili (non ti senti meglio a sapere questa cosa???)! Le sue funzioni sono molte e tutte estremamente importanti per l’organismo, ma anche per l’aspetto simbolico che custodiscono.
La pelle protegge
Oltre a proteggerti dai pericoli esterni evitando che sostanze pericolose, raggi ultravioletti e microrganismi nocivi possano penetrare nel tuo corpo, l’azione protettiva della pelle si sviluppa anche a livello analogico.
La pelle ti definisce, crea un confine che ti identifica come individuo in tutta la tua unicità.
Quando la pelle subisce dei cambiamenti (come quando ci sono infiammazioni, dermatiti, acne, psoriasi, ecc.) qualcosa nella tua identità sta cambiando, ma tu non riesci ad accettarlo pienamente a livello inconscio e lei si prende in carico di comunicartelo.
La pelle veicola
La pelle è permeabile, cioè permette il passaggio dall’interno verso l’esterno e dall’esterno verso l’interno di sostanze necessarie al buon funzionamento del tuo organismo. Esempi sono il sudore che deve essere espulso così da permettere la fuoriuscita di tossine (quindi sì, sudare fa bene, non fartene un cruccio) e l’assorbimento di sostanze, come una bella crema idratante che aiuta la pelle a restare tonica ed elastica (ma bere acqua la rende ancora più tonica ed elastica!!!).
Questo aspetto ti racconta che la pelle è uno dei maggior canali di comunicazione e interrelazione che hai.
Quando dici “quella persona non mi piace a pelle” stai parlando proprio di questo. La pelle sente, raccoglie informazioni e ti permette di essere in connessione con l’ambiente, così che esterno e interno possano comunicare. E se la relazione non ti piace, ecco che compare qualcosa che tiene tutti alla lontana (come una bella chiazza pustolosa!).
La pelle cambia
L’avrai notato tantissime volte: la pelle si modifica continuamente. Può essere più chiara, più scura, arrossata, macchiata, a volte secca, a volte grassa, ispessita, assottigliata, in preda a sfoghi, pruriti, acne, pustole, ponfi. Può essere anche radiosa, rosea, liscia, morbida e da accarezzare.
Perché cambia? Perché tu cambi e lei mostra ciò che ti sta accadendo.
Sicuramente come mangi e il tuo stile di vita contano un bel po’ (mi dispiace è dura sentirselo dire, ma se continui con le merendine, i fritti e le sigarette è probabile che la tua pelle non sia molto felice), ma certo uno sfogo improvviso quando rivedi quella persona che ti irrita veramente tanto è tutta un’altra storia.
La pelle muta
O meglio fa la muta, nel senso che ciclicamente le cellule epidermiche vengono sostituite da cellule nuove in un processo che in poche settimane è in grado di rinnovare tutta la tua cute.
Non è solo la tua superficie corporea che cambia, ma il tuo Io.
Una metafora della trasformazione che vivi sulla tua pelle (è proprio il caso di dirlo) e che rivela costantemente una nuova te.
La pelle parla
Quando la pelle ha dei problemi, che spesso sono alquanto spiacevoli anche dal punto di vista estetico, significa che il corpo sta portando l’attenzione sulla tua identità, sui confini e le relazioni che stai vivendo.
Può essere il bisogno di allontanarti da una situazione difficile oppure di difenderti da una persona che percepisci pericolosa. Forse è la reazione a un profondo cambiamento che non riesci a integrare e che ha bisogno di sfogare e mostrarsi per essere accettato e accolto nella tua vita.
Vuoi qualche esempio? La pelle spessa (fino al callo) è simbolo di testardaggine, abitudinarietà e di difficoltà a cambiare. Una cicatrice è la memoria di un trauma che resta visibile, perché è stato capace di invadere il tuo Io e, se quella parte resta troppo sensibile o addirittura dolente, significa che non sei riuscita ancora a elaborare e superare quell’evento. Un’infiammazione, una dermatite o un eczema sono il segno di un fuoco emozionale che ha bisogno di venire in superficie: è un conflitto che viene a galla nonostante stavi cercando di nasconderlo.
Potrei continuare ancora per un bel po’, ma credo che tu ormai abbia afferrato il concetto, giusto?
L’importante è che ora sai che la pelle ti lancia un messaggio ogni volta che qualcosa cambia. Come ti ho già detto, ascoltare la sua voce ti può aiutare a lavorare sull’aspetto emozionale ed energetico sottostante e permetterti di progredire nel tuo percorso di crescita.
Così la prossima volta che stai per incontrare quella persona tanto irritante, previeni e non farlo oppure, se proprio non puoi, accetta il sentimento che provi nei suoi confronti e fai un bel respiro, così eviterai quello sfogo insopportabile!