Mi capita spesso di osservare come la maggior parte delle persone debba avere degli specifici strumenti del mestiere per lavorare: che sia il computer o la cassetta degli attrezzi, i coltelli da cucina o la macchina fotografica, questi sono fondamentali per svolgere il proprio lavoro. Per me invece non è così.
Sono le mani uno degli strumenti più importanti che ho come Naturopata. E questo lo adoro perché ce le ho sempre con me! Quando una cliente arriva nel mio studio per la prima volta la osservo, ci chiacchiero e ascolto con attenzione quello che mi racconta.
Ma riesco a entrare in profonda connessione con lei e svolgere bene il mio lavoro solo quando inizio a toccarla.
Non sottovaluto mai quanto il corpo racconti di te. Non è solo una questione di aspetto estetico, che già di per sé esprime un mondo fatto di colori, forme e consistenze, ma di ciò che in esso è depositato. L’inconscio, i ricordi (anche quelli dimenticati dalla tua mente), le emozioni sono tutti lì nel tuo corpo. È un custode tenace e un comunicatore prolifico, basta sapere dove mettere le mani per parlare con esso. Così quando inizio il contatto, tra te e le mie mani si crea come un circuito virtuoso in cui scorrono informazioni preziose altrimenti nascoste.
Le mani sono sensibili a ogni cambiamento presente sulla superficie della tua pelle, ma anche in profondità nei tessuti. Quando cerco un punto da trattare le mie dita sanno dove andare e ascoltano ciò che quel punto ha da dire. È doloroso? Duro? Talmente morbido da poterci infilare il dito dentro? Respingente? Ogni reazione ha un significato diverso che per la Naturopata esperta indica una direzione da prendere o un ulteriore tecnica da applicare.
La mano cammina ancora e massaggia una zona tesa, contrae un muscolo troppo rigido e scioglie un arto arrugginito. Con dei piccoli gesti e dei piccoli input, riequilibra, distende, rilassa.
Le mani e le dita si muovono sulle piante dei piedi, stimolando punti riflessi in grado di comunicare con il resto del corpo in una danza invisibile fatta di rimandi.
Le dita sono così ricettive che percepiscono il pulsare sotto la tua pelle, flussi di energia che si muovono, vorticano, vibrano e tornano al loro stato ottimale.
Ogni tocco racconta un mondo alla Naturopata e ti rimanda un’informazione nuova. In un continuo botta e risposta la comunicazione prosegue silenziosa, ma illuminante.
E può capitare che la parola arrivi, necessaria, traboccante. Allora le mani accolgono e abbracciano i racconti privati che escono forti e dolorosi. Porgono un fazzoletto per asciugare le lacrime finalmente liberate e stringono amorevolmente altre mani.
Ti racconto tutto questo per spiegarti quanto le mani di una Naturopata siano importanti. Sono il suo strumento e contemporaneamente ti narrano di lei. Quindi quando scegli di andare da una professionista, assicurati di osservare le sue mani. Devono essere curate (che non significa unghie all’ultima moda e smalto senza sbeccature), pulite (ancora meglio se lavate in tua presenza), calde quando le mette sulla tua pelle e ovviamente sicure.
Toccare una persona è sempre un momento intimo, non importa se il tocco è sul braccio oppure vicino l’ombelico e non importa se è un professionista abilitata a farlo. Quel momento lo devi accogliere senza percepire invadenza, costrizione o peggio ancora violenza. Se riconosci una di queste sensazioni parlagliene e discutine con lei. Possono essere il segnale che qualcosa di profondo si è mosso e bisognerà andarci a lavorare. Ma potrà anche significare che quella persona non fa per te e che dovrai trovare un’altra professionista da cui andare. In fin dei conti tutte abbiamo qualcuno che non ci sta simpatico a pelle. Peggio ancora se questo qualcuno dovrebbe aiutarci a stare meglio.
In questo caso, cambia senza timore e cerca una nuova professionista. Ma mi raccomando che abbia manine di fata… ops! Volevo dire di Naturopata!